Camminare può essere una pratica di meditazione e ispirazione.
Vivere su un’isola, permette di farlo nelle migliori condizioni, specialmente d’inverno.
Il silenzio, i profumi e i colori, infatti, sono speciali. Ogni giorno ha i suoi, spezzando così il lungo inverno.
Per me camminare dal centro storico a Portoferraio, dove vivo, fino alla spiaggia delle Ghiaie è un’occasione per ritrovare un paesaggio con veste sempre nuova.
Nasce così, in una fredda mattina di Febbraio, il lavoro “Mediterraneo n.23”
Nasce dallo stupore , in effetti, di fronte ad un panorama surreale, un’atmosfera magica che sembrava aver tolto ogni riferimento terreno, a parte il famoso scoglietto.
Il rosa, il colore di Febbraio, aveva preso la scena, unendosi dolcemente con il grigio azzurro del mare.
Feci una foto, ma restai a lungo di fronte a quel panorama, così diverso dagli altri giorni.
La foto non esprimeva nemmeno vagamente l’atmosfera che stavo respirando.
Iniziai a farne una serie, senza risultato: mi arresi.
Per la sincronicità della vita ( concetto così caro agli artisti ma non solo) mi arrivò il giorno dopo un messaggio di una donna che aveva visto il mio lavoro e mi chiedeva se per caso fosse stato possibile commissionare un quadro.
Questo è un argomento sempre un po’ delicato per un creativo e dipende molto dalla libertà di espressione che viene lasciata all’artista.
In quel caso decisi di cogliere l’occasione per proporle un’opera che riconducesse a quella sensazione particolare che avevo provato la stessa mattina, un paesaggio reale e irreale allo stesso tempo.
Fu così che nacque il quadro a olio “Portale n.46” ,
Tuttavia quel rosa così particolare, che pervade l’aria e diventa atmosferico non mi lasciava in pace. Aveva bisogno ancora di spazio e di voce.
Non è la prima volta che una suggestione, una sensazione di fronte al paesaggio generi lavori diversi.
E così trasformai il rosa in carta vetrata, in un collage dai colori intensi e freddi allo stesso tempo.
Questo collage vuol portare con sé tutta la femminilità del rosa, che trasforma il paesaggio in un istante trasognante, eterno.
Colori che mi ricordano in qualche modo l’artista Helene Schjerfbeck, che seppe restituire la particolare tavolozza della sua Finlandia nelle fredde giornate del nord.
Da qui nasce l’ulteriore idea di farne un poster dedicato a quest’isola magica, a partire dal bozzetto del collage.
Ho provato a raccontarti a voce questa storia, portandoti all’isola d’Elba…se vuoi ascoltarla puoi farlo qui: