C’è un blu che va oltre il mare, è un blu esistenziale, quello che solo a guardarlo scendiamo nella profondità dei nostri abissi, del nostro mare interiore. L’idea nasce in una pausa pranzo al mare, ai piedi del museo della Linguella all’isola d’Elba, un parco archeologico con una torre che affaccia direttamente sul mare della darsena medicea, a Portoferraio. È un posto con un forte carico di storia e bellezza.
Osservare da qui il mare con le sue trame sempre diverse lo considero un rilassante privilegio.
Ho deciso così di inseguire quelle trame sempre diverse e farne una serie di stampe di linoleografie che rappresentano le diverse trame del mare ovvero i diversi stati del moto dell’anima
La rivelazione più interessante è stata quanto sia divertente e calmante incidere il linoleum, tecnica che avevo già utilizzato in Accademia a Brera, ma che ho riscoperto.
In poco tempo mi sono buttata a capofitto su questo medium, imparandone ad apprezzare i gesti e anche l’odore.
La stampa di monocromi blu faceva magicamente apparire sulla carta textures al limite dell’astratto.
Un blu che esce dalla trama e diventa segno puro.
Mi piace guardare a questi lavori con il riferimento di Yves Klein, artista che dedicò la propria vita al blu, facendolo divenire dimensione esistenziale e sperimentandone la condizione di trasfigurazione e immaterialità.
Il blu come dimensione estetica.
È questo che vorrei portassero con se’ questi lavori, come un soffio magico in grado di contenere l’altitudine e la profondità insieme, di un paesaggio esterno così come dell’anima.
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